venerdì 2 dicembre 2011

Luglio: On arrival -Training Course in Lisboa e Viaggio alentejano

Dopo il campo di lavoro (uffi certo che la versione italiana di working camp fa proprio pensare alla Siberia..)io e il mio compare caucasico siamo partiti alla volta di Lisboa per svolgere la formazione on arrival..
Che dire, sono partita senza un'idea precisa, un pó alla cieca (che, come spesso accade per questo genere di cose, a volte é il modo migliore di partire) e mi sono ritrovata a vivere dei giorni molto belli e intensi, con altri compagni volontari. 
Come nel caso della formazione a Rimini, conoscere altre persone che si sono lasciate alle spalle lo stesso periodaccio di incertezza e precarietá, fa del gran bene! Insomma, finalmente la salvifica e necessaria socializzazione delle sfighe, mai stata tanto importante!
Dettaglio interessante dal punto di vista sociologico, etá media 28/29..ed io che pensavo di essere la tardona del gruppo! Fortuna che ci sono gli spagnoli a riderci su!
Durante la formazione ho conosciuto ragazzi davvero in gamba, con alcuni di loro abbiamo avuto modo di rivederci a Settembre, al Festival veterocomunista "Avante!"..fortuna i "quattro pensionati mezzo avvelenati" nelle tavolate sono sempre gli stessi in tutti i paesi, perché la scena partitica istituzionale era davvero un pó eccessiva..
Beh, solo solo per essere andata ad una festa del PCP con una polacca, ne é valsa la pena..(Dopo aver visto il programma musicale, Gosia la pragmatica mi fa "beh, potrebbe anche essere la festa del partito comunista della Corea del Nord, ma io vado". Lascio la scena a commentarsi souzinha..) 
Oops, con la mente sono giá arrivata a Settembre, scusate, piccolo salto indietro: siamo ancora nell'assolato fine luglio di Lisbona. 
Il corso di formazione é stato proprio uno sciallo: atelier di danza tradizionale portoghese (niente da fare, peggio della scena del tango a Buenos Aires! Solo che qui, per fortuna, non c'é stato bisogno dell'intervento pietoso del Dave!), gita in una Quinta lindissima in cui abbiamo fatto il formaggio e, soprattutto, ce lo siamo sbafazzato (dio, erano Natali che non mangiavo cosí bene!), visita ad un laboratorio in cui abbiamo dipinto azulejos, nonché una simpatica caccia al tesoro per scoprire Lisbona..insomma un modo molto simpatico per conoscere la storia e la cultura portoghese..
Nel frattempo, abbiamo anche parlato di cose "serie" (come se tutto il resto non fosse serio!), parlando delle nostre esperienze nei singoli progetti, visto che, si sa, confrontarsi saiuta sempre a relativizzare e ad aprire i propri orizzonti..Che dire, io allora, come adesso d'ailleurs, mi sento soddisfatta, consapevole che le esperienze di vita vanno sempre valutate come un flusso e, soprattutto, nella loro interezza, in tutti i loro aspetti..
I formatori dell'associazione responsabile per il corso di formazione sono delle persone davvero carinissime, molto disponibili e bendisposte..E tutte le attivitá di educazione non formale davvero molto belle e creative..A volte é davvero bello vedere come basta poco per creare un clima intimo e confidenziale, profondo, anche tra perfetti sconosciuti..che in poco tempo giá diventano persone a noi molto vicine!
Dopo il corso di formazione, ho finalmente visto l'amato Correntino di ritorno dagli States e siamo partiti in viaggio per un paio di settimane..lisboa, Porto Covo, Vila Nova de Milfontes, Sines e il suo festival do Mundo, Evora, Portoalegre, Castelo de Vida, Marvão, Obidos, Peniche, e poi ancora Coimbra, Porto e la valle del Douro, fino a ritornare ad Amarante. Uff..'na fatica! Sembravamo due giapponesi impazziti!Ma tanta, tanta meraviglia negli occhi..
Anche se, certo che non é un paese facile, questo Portogallo. Piú passano i giorni, e piú comprendo che ho bisogno di tempo per assaporarlo e capirlo fino in fondo.
Quasi che a volte sembra piú facile capirne le persone, che i luoghi..
Vedremo, per il momento ne adoro il fascino, 
e l'aria popolare e grezza, spontanea.


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